28 Settembre 2023, ore 20:30

Foyer Teatro dell'Unione

Viterbo

Conversazione

LA TUSCIA AL CINEMA

Pupi Avati

Fabio Canessa

Programma:

Pupi Avati è uno dei più importanti registi del cinema italiano, ha diretto oltre 50 film, affrontando tutti i generi: dall’horror al comico, dal sentimentale al biografico. 

Alternando sapientemente tragedia e ironia, ha raccontato con il medesimo affetto i folli padani e Bix Beiderbecke, gli impiegati e Mozart in visita a Bologna, i cavalieri medievali e una classe di studenti in gita sull’Appennino, i coniugi Sgarbi e Dante Alighieri. Insegnandoci che, in ogni tempo e in ogni luogo, l’uomo è sempre il medesimo, alle prese con lo smacco del fallimento, il desiderio di essere amati, l’angoscia per il silenzio di Dio, lo struggimento per un talento mancato, la potenza maligna del tradimento e dell’inganno.

Partendo dalla suggestione dei luoghi della Tuscia, scelti come location privilegiata di moltissimi film, tra i quali alcuni capolavori del cinema mondiale (da “I vitelloni” all’”Otello” di Orson Welles), Pupi Avati racconterà l’importanza della provincia, la poesia dei ricordi, il fascino del mistero, la predilezione per il fantastico, la trasfigurazione autobiografica, l’amicizia con Federico Fellini e la sua esperienza di regista, sceneggiatore e scrittore attraverso oltre mezzo secolo di cinema italiano.

Ingresso Gratuito su Prenotazione

BIO DEGLI ARTISTI

PUPI AVATI

 

Regista. Frequenta la facoltà di Scienze Politiche a Bologna, poi si impiega in una ditta di surgelati e si occupa di jazz. Dirige il suo primo film nel 1968, “Balsamus, l’uomo di Satana”, cui segue l’anno successivo “Thomas, gli indemoniati” che in Italia non riesce ad uscire ma vince un premio al Festival di Locarno. 

Lo scarso successo lo spinge ad una pausa di riflessione dalla quale uscirà non appena la Euro, in quegli anni una grossa casa di produzione, nel 1974 gli dà un buon finanziamento per “La mazurka del barone”. 

Due anni più tardi con “La casa delle finestre che ridono”, premiato al Festival del film fantastico di Parigi, colpirà la fantasia di molti giovani. Con “Jazz band” (1978), vince fra l’altro il premio della critica a San Sebastian. 

Con il suo “Aiutami a sognare” Mariangela Melato vince nel 1980 il Nastro d’argento e il David di Donatello come miglior attrice. 

Fra gli altri film diretti, “Dancing Paradise” (1981), il pluripremiato “Una gita scolastica” (1983), “Noi tre” (1984, premio speciale della Giuria al festival di Venezia), “Regalo di Natale” (1986), “Magnificat” (1992), “Festival” (1996) e “Il testimone dello sposo” (1997). Con “I cavalieri che fecero l’impresa” nel 2001 ha girato un vero colossal italiano. Nel 2003 gli viene assegnato il David di Donatello come miglior regista per “Il cuore altrove”.

FABIO CANESSA

 

Fabio Canessa (Piombino, 1962), insegna italiano e latino al Liceo Giosue Carducci di Piombino. Critico cinematografico “militante, a metà strada tra pagina e schermo”. 

Scrive di cinema e di letteratura su vari giornali. Organizzatore e coordinatore di corsi di aggiornamento per insegnanti delle superiori, ha promosso numerose attività nei cineclub e nelle biblioteche. 

Ha partecipato a trasmissioni televisive di Vittorio Sgarbi e Renzo Arbore (da qui la definizione di “critico arboriano” attribuitagli da alcuni). 

Per le edizioni Aktìs, ha curato testi di Joseph Roth, Ludwig Winder, Paul Leppin, Titti Albenzio e Osorio Lizarazo. Di recente, ha curato la parte letteraria della mostra torinese su “Il Male” e ha scritto di calcio e filosofia sull’ultimo numero di “Linea Bianca”.

Direzione Artistica: Massimo Spada
Segreteria Organizzativa: Victor Hartl
Collaborazione Organizzativa: ATCL
Consulenza Teatrale: Stefano Sabelli
Consulenza Letteraria: Fabio Canessa
Ufficio Stampa: Giulia Vespoli
Fotografia: Flavio Iannello
Introduzione ai Concerti: Gaia Vazzoler

Con il contributo dell’Assessorato alla Bellezza del Comune di Viterbo, nella persona dell’On. Prof. VITTORIO SGARBI e del Dott. Emanuele Ricucci

Per info e contatti: info.festivaldellatuscia@gmail.com